Storia sentimentale dell'astronomia
equinozi; e le maree, lui che non salì mai su una nave e passò tutta la sua vita nello spazio di 200 chilometri.
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il 14 maggio 2010, ha portato nello spazio un ramo rinsecchito del melo dal quale secondo la tradizione la mela si sarebbe staccata. Con il leggendario
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’universo. Un ponte nello spazio e nel tempo diverso per ogni stella. Vediamo l’universo in differita, ma ogni stella ha la sua: Sirio è la stella di 8 anni
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eccezione e che si sarebbe potuto scoprire il suo moto assoluto nello spazio analizzando come si combina con i moti propri delle altre stelle. Pierre
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identica per ogni stella e per ogni direzione dello spazio (dunque si delineava la sua natura di costante universale). Bradley calcolò che la luce corre
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emisfero, l’interpretazione delle librazioni lunari e la dimostrazione che il moto di tre corpi nello spazio non si può prevedere in modo rigoroso, ad
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Morì nel 1868, lasciando aperte questioni sottili. Pendolo e giroscopio mantengono il loro orientamento rispetto a uno spazio assoluto come l’aveva
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Rimane tuttavia un problema. La relatività generale di Einstein ci ha insegnato che la materia, distorcendo lo spazio intorno a sé, “dice” ai corpi
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La relatività generale di Einstein, invece, pur abbandonando anch’essa lo spazio assoluto di Newton, salva Foucault: pendolo e giroscopio definiscono
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precisione. I dati sono in ottimo accordo con la teoria: davvero lo spazio-tempo intorno a una massa in rotazione è curvato in modo lievemente diverso da
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Esperia, poi individuò l’origine degli sciami di meteore nei detriti che le comete disperdono nello spazio, eseguì undicimila misure di stelle doppie
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Oggi anche il nostro pianeta viene ininterrottamente fotografato dallo spazio per tenere sotto controllo un gran numero di fenomeni, a cominciare
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’idrogeno. Oggi sappiamo che si tratta di una nebulosa planetaria, i suoi gas sono stati lanciati nello spazio da una stella giunta alla fine della sua
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elementi e di composti furono identificati nel Sole, nelle stelle, nelle nebulose e nello spazio interstellare.
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si usano per riprendere le immagini astronomiche dal suolo e dallo spazio (ma presenti anche nelle nostre banali macchine fotografiche) derivano da un
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Rimane il fatto che Aristarco ebbe il coraggio di immaginare un immenso triangolo disegnato nello spazio tra Terra, Sole e Luna trasferendo su scala
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cose potrebbero essere diverse: se la massa del Sole deformasse lo spazio incurvandolo, il pianeta non potrebbe fare altro che seguire questa
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si trovino a passare radenti rispetto alla superficie del Sole avrebbero dovuto risentire della curvatura dello spazio ed essere deviati.
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spiegava perfettamente ammettendo la curvatura dello spazio dovuta alla massa del Sole. Fu la prima prova sperimentale a favore della relatività
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di grandi triangoli geodesici, o meglio “atmosferici”, per verificare se lo spazio fosse davvero piatto, cioè euclideo (in uno spazio piatto la somma
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calcoli sulla curvatura dello spazio-tempo non tornavano. Frustrato, chiese aiuto al matematico ungherese Marcel Grossmann, amico e collega al Politecnico
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scomparivano gruppi di macchie. Le stelle non erano fisse ma correvano nello spazio. Il Sole puntava a gran velocità verso la costellazione di Ercole. Le
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spazio vuoto. Oggi si interpreta l’“energia oscura” appunto come “energia del vuoto” e sappiamo che rappresenta il 75 per cento della massa dell
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disseminate in uno spazio ben più vasto di quello occupato dalla Via Lattea.
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Ma la tentazione di interpretare la fuga delle galassie come manifestazione di un remoto evento esplosivo che avrebbe creato lo spazio-tempo era
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nessun esperimento potrebbe misurare. In compenso dal punto di vista filosofico l’universo uniforme nello spazio e nel tempo è più elegante e
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l’idea stravagante che le epidemie virali ci arrivano dallo spazio, Aids incluso.
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Nel collasso, le stelle di medie dimensioni, come il Sole, si trasformano in nane bianche molto dense, disperdendo nello spazio una nebulosa che
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nello spazio dando luogo al fenomeno della supernova. Per poche ore la stella brilla fino a 10 miliardi di volte più del Sole. Al termine dello
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generati nello spazio interstellare dai raggi cosmici, spezzando nuclei più complessi.
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densità altissima comporta una forza gravitazionale così potente da incurvare lo spazio e chiuderlo su se stesso. Sarà poi Stephen Hawking a intuire che
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osservare lenti gravitazionali. Poi nel 1979 con i “quasar gemelli” si scoprì la prima “lente” dovuta alla curvatura dello spazio: oggi se ne registrano
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sequestrato ai nazisti: qualche frammento avrebbe superato la velocità di fuga della Terra e sarebbe diventato il primo oggetto lanciato nello spazio
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che delle onde radio potessero arrivarci dallo spazio e nel 1927 registrò disturbi nelle trasmissioni in coincidenza con la comparsa di grandi macchie
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Il futuro vedrà radiotelescopi nello spazio, sia per avere basi più grandi del diametro della Terra sia per sfuggire all’inquinamento
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di neutroni ad ogni rotazione, come la luce da un faro. L’energia sparata nello spazio è enorme ma quella che arriva a noi è minima. Per darne un’idea
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particelle progettato per cercare antimateria nello spazio ed eventuali particelle esotiche, incluse certe particelle composte di materia ultradensa
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non trascurabile perché sono diffuse nello spazio in quantità enormi.
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allontanare questa impressione, esaminiamolo più da vicino. Si immagini di togliere da un certo volume di spazio tutte le particelle. Se questo spazio
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di Chicago, ha coniato l’espressione “energia oscura”. Questa entità misteriosa permea lo spazio agendo come una pressione negativa, una sorta di
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nota equivalenza stabilita da Einstein. In pratica, l’energia del vuoto è il prezzo che si deve pagare per avere spazio.
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’energia consumata da una lampadina da 60 watt in un centesimo di secondo. Ma poiché impregna tutto lo spazio e il volume dell’universo attuale è pari a
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Astronomi nello spazio
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Da quel giorno inizia anche l’esplorazione diretta dello spazio interplanetario: dodici uomini sono scesi sulla Luna in sei missioni che si sono
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Quattro vecchie navicelle spaziali hanno superato le Colonne di Ercole del Sistema Solare e stanno addentrandosi nello spazio interstellare. Partita
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” la radiazione proveniente dallo spazio, convinti com’erano che si trattasse essenzialmente di raggi gamma di alta energia, il “vagito di nascita degli
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’americano Frank D. Drake, 29 anni, per primo osò cercare con un radiotelescopio segnali intelligenti provenienti dallo spazio. Il progetto di ricerca si
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dallo spazio.
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, a conclusione della teoria della relatività generale: una sfera a quattro dimensioni – o ipersfera – la cui superficie sarebbe uno spazio
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sempre più luce perché ciò consente di scorgere oggetti più deboli e quindi, di solito, anche più lontani nello spazio e nel tempo. I telescopi della
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